FLC con Priorità alla Scuola in presidio per denunciare ritardi e mancanze della ripartenza

Presidio lunedì 14 settembre, primo giorno di scuola, davanti all'Ufficio Scolastico Regionale della Toscana, insieme al movimento Priorità alla Scuola e alle altre Oo.Ss., per denunciare tutte le mancanze di questa ripartenza.

Sarà l'occasione, in particolare, per denunciare tutti gli errori commessi dall'amministrazione provinciale, che prima non ha voluto prendere in esame i reclami segnalati dagli aspiranti e poi ha attuato procedure di assegnazione delle sedi che rischiano di essere sottoposte a diffuso contenzioso, nonostante la nostra richiesta di profonde modifiche.

Appuntamento soprattutto con le colleghe e i colleghi precari per lunedì, ore 12.45, in via Mannelli 13.

 

Di seguito il comunicato di indizione del presidio, redatto dal gruppo fiorentino del movimento Priorità alla scuola

È da aprile che chiediamo di garantire, a settembre, le condizioni per un rientro in presenza, in continuità e in sicurezza – senza riduzione di orario, senza turni e senza DAD, in tutte le scuole di ogni ordine e grado.
La realtà del 14 settembre è che tutto ciò non è avvenuto.

Al presidio denunceremo:
1. il numero di personale docente, inferiore a quello promesso sulla carta;
2. l’enorme problema legato alla precarizzazione del corpo docente: si superano solo a Firenze le 2000 supplenze;
3. il personale ATA, che resta sottodimensionato;
4. la carenza di ambienti e spazi, che ancora devono essere trovati per scuole secondarie di II grado;
5. le procedure per gli incarichi di supplenza elaborate in ritardo, farraginose e piene di errori;
6. la carenza di prevenzione sanitaria attraverso tamponi veloci e infermerie scolastiche;
7. mancanza di insegnanti di sostegno specializzati in tempo per l’inizio della scuola. Assenza di continuità nell’attribuzione degli insegnanti di sostegno ed
enormi ritardi
8. la confusione in materia di misure di sicurezza, che hanno portato a soluzioni discutibili dal punto di vista sanitario in molti istituti, e in materia di rapporto tra scuole, asl, pediatri e medici di base.

Genitori, docenti, studenti e personale ATA non sono disposti ad accettare questa organizzazione scolastica: continuiamo a combattere contro la Didattica a Distanza come strumento non emergenziale, contro le modalità “blended” nelle scuole di secondo grado; contro la riduzione delle ore didattiche da 60 a 50 minuti; per una scuola che sappia garantire insieme sicurezza, presenza e continuità.

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