Fuori dalla trappola del debito, riappropriamoci della ricchezza sociale!

La FLC-CGIL dell'Università di Firenze ospiterà la seguente importanteiniziativa a Firenze sabato prossimo (13 aprile). Tutte/i sono incoraggiatia partecipare

Fuori dalla trappola del debito, riappropriamoci della ricchezza sociale!

Dopo le assemblee di Roma (2 febbraio) e di Milano (16 marzo), comitati,reti e cittadini si mobilitano per dar vita alle campagne per l'auditlocale sul debito e per la riappropriazione sociale della Cassa  Depositi ePrestiti.*Programma del 13 aprile 2013 | Aula Battilani, Via Santa Reparata, 65 |Firenze*

Programma:


   - *Ore 10.30* Saluti e introduzione
   - *Ore 11.00 - 13.30 *Gruppi di lavoro:
   Metodi e proposte per l'Audit popolare e la trasparenza dei bilanci
   Riappropriarsi della CDP, riappropriarsi del credito
   - *Ore 14.30 - 17.30 *Plenaria - Nuova Finanza: Pubblica e Sociale!
   Cosa proponiamo, come lo costruiremo

------------------------------

*Comitato per una nuova finanza pubblica e sociale
**http://www.perunanuovafinanzapubblica.it/*

Per approfondimenti, leggere anche:

   - Fare quattrini depredando i bilanci pubblici? Anche basta, con "Una
   nuova Finanza
pubblica"<http://altracitta.org/2013/02/06/fare-quattrini-depredando-i-bilanci-pubblici-anche-basta-con-una-nuova-finanza-pubblica/>
   , di Cristiano Lucchi
   - Presentazione della rete fiorentina Spazi
Liberati<http://spaziliberati.wordpress.com/>,
   di Roberto Errico
   - Presentazione del Forum per una Nuova Finanza Pubblica e
Sociale<http://www.perunanuovafinanzapubblica.it/>,
   di Roberto Errico

Ci siamo già incontrati decine di volte sul territorio, mentre la
 speculazione finanziaria faceva a pezzi a colpi di spread i nostri  titoli
di debito pubblico, stretti tra l'ennesimo attacco allo stato  sociale
portato avanti dal governo Monti e le pressioni dell'Europa che  conta,
quelle dei grandi potentati finanziari, della Bce, degli euro  burocrati.
Con lo spettro della Grecia utilizzato come arma di minaccia e  la svendita
del patrimonio pubblico come unica alternativa. Abbiamo  discusso molto, ci
siamo confrontati, ed abbiamo infine capito.

Le nostre lotte passate, per i beni comuni, contro le grandi opere  inutili
e dannose, a favore di una riconversione ecologica  dell'economia, da sole
non bastano. Ci siamo impegnati per anni ad  arginare la marea montante di
privatizzazioni, tagli al welfare,  disastri ambientali camuffati da
sviluppo economico. Ed ora, nel  passaggio cruciale di una crisi che oramai
investe in pieno non solo il  tessuto economico ma minaccia il senso stesso
della democrazia, è  finalmente giunto il momento di andare oltre. Di
passare dalla fase  della difesa sacrosanta di diritti e territori a quella
dell'attacco al  cuore dei dispositivi che stanno garantendo l'ordinato
impoverimento del  99 per cento della popolazione a vantaggio di pochi.

A partire dall'assemblea nazionale del Teatro Valle a Roma in  febbraio,
partecipata da oltre 350 attivisti e cittadini, ci siamo resi  conto della
centralità della battaglia contro la logica del debito  pubblico e contro
la gestione privatistica del risparmio dei cittadini,  portata avanti da
enti a controllo pubblico come Cassa Depositi e  Prestiti. Ci siamo rivisti
a Trezzano sul Naviglio (Mi), il mese  successivo, ospiti del progetto
RiMaflow, un'esperienza innovativa di  costruzione dal basso di un nuovo
modello di fabbrica, completamente  autogestita dai lavoratori dopo
l'abbandono da parte della  multinazionale, proprietaria del sito per la
produzione di componenti  automobilistiche. In quella sede abbiamo
approfondito i legami tra  austerità, crisi finanziaria e attacchi al mondo
del lavoro, e abbiamo  compreso l'importanza di impegnarci in una battaglia
per riprendere il  controllo del credito ed orientarlo verso proge tti
mutualistici e di  utilità sociale.

*Ora è il momento di passare all'azione. Il 13 aprile  movimenti, attivisti
e cittadini convergeranno su Firenze per sancire la  nascita del Forum per
una Nuova Finanza Pubblica e Sociale. Dopo la  fabbrica salvata dalla
speculazione, ora recuperata dagli stessi  lavoratori licenziati, apriremo
una nuova pagina del nostro percorso  all'Aula Battilani dell'Università di
Firenze, nel cuore di quel sistema  educativo pubblico falcidiato da anni
di tagli, riforme ed apertura al  privato.*

Abbiamo acquisito competenze, voglia e consapevolezza dei nostri  mezzi.
Ora servono gambe, fiato, testa e cuore per costruire insieme una  campagna
che partendo dalla finanza sappia immaginare un futuro  alternativo per il
paese e l'Europa.