Interventi (iniziale e finale) di Pasquale Cuomo all'assemblea del personale scolastico di lunedì 16 maggio 2022
Interventi (iniziale e finale) di Pasquale Cuomo all'assemblea del personale scolastico di lunedì 16 maggio 2022
Nessuna risposta è giunta in merito alle richieste delle organizzazioni sindacali di modifica del DL 36 su formazione e reclutamento approvato nei giorni scorsi dal Governo: per questo Flc Cgil, Cisl scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda Unams hanno dichiarato lo sciopero nazionale della scuola per lunedì 30 maggio.
Si rimanda al documento allegato di seguito "Proclamazione dello sciopero unitario" per dettagli sulle motivazioni di questo sciopero, che - come riportato sul sito della FLC nazionale - rappresenta l'avvio di "un percorso di forte protesta, con diverse forme di mobilitazione, non escluso lo sciopero degli scrutini, e di informazione capillare del personale della scuola"
In videoconferenza all'indirizzo: https://meet.google.com/zxb-aicp-rzd
Solo in caso di partecipazione superiore a quanto consentito dalla piattaforma, sarà attivato lo streaming: www.flc-toscana.it/assemblea16-5
Segnaliamo che oggi, mercoledì 4 maggio, il Segretario Nazionale FLC Francesco Sinopoli è ospite a un'iniziativa di La Tecnica della scuola (visibile in streaming su YouTube), in cui si parlerà del Decreto Legge 36 su formazione e reclutamento docenti , rispetto al quale i sindacati hanno già iniziato a mobilitarsi (si veda in proposito il comunicato unitario del 2 maggio 2022).
COMUNICATO UNITARIO FLC CGIL - CISL SCUOLA - UIL SCUOLA RUA - SNALS CONFSAL - GILDA UNAMS
Con la pubblicazione del decreto sulla scuola in G.U. del 1°maggio il Governo interviene pesantemente su molti aspetti della vita della scuola che, da autentica risorsa per il Paese, torna ed essere terreno di tagli di spesa e di scontro politico - ideologico. I documenti di programmazione economica pluriennale non prevedono investimenti, ma tagli che puntualmente il sistema subisce da decenni.
Ancora una volta si decidono questioni di grande rilievo per il sistema scolastico attraverso atti unilaterali addirittura con Decreto legge, sfuggendo da ogni confronto con il mondo della scuola. La consapevolezza che la partecipazione al cambiamento contribuisce, accrescendone la qualità e il valore, ai processi di innovazione, evidentemente in questa fase manca del tutto al Governo e alla “politica”. E questo dopo due anni di pandemia, in cui la scuola si è completamente reinventata, e con una guerra che comporta la necessità di accogliere i profughi dall’Ucraina (ne sono arrivati ed accolti oltre 30.000, anche minori non accompagnati).