PRESIDIO REGIONALE DI TUTTI I PRECARI E DEL PERSONALE ATA
LE CATEGORIE ATTUALMENTE PIU' COLPITE
Lunedì 10 Febbraio 2014 ore 12-14 PREFETTURA in VIA CAVOUR a FIRENZE
PARTECIPA E FAI PARTECIPARE!
PRESIDIO REGIONALE DI TUTTI I PRECARI E DEL PERSONALE ATA
LE CATEGORIE ATTUALMENTE PIU' COLPITE
Lunedì 10 Febbraio 2014 ore 12-14 PREFETTURA in VIA CAVOUR a FIRENZE
PARTECIPA E FAI PARTECIPARE!
RSU e Organizzazazioni Sindacali scrivono a Rettore, Direttore generale, Consiglieri di Amministrazione, Senatori Accademici e personale tecnico-amministrativo
OGGETTO: Riorganizzazione dell’Ateneo – Questioni aperte e richiesta di revisione
L’amministrazione è stata investita da un’opera complessiva di riorganizzazione, a seguito dell’applicazione della Legge Gelmini e dell’approvazione del nuovo Statuto, che ha pesantemente coinvolto le attività amministrative e tecniche svolte a supporto della didattica, della ricerca e del trasferimento tecnologico. Denunciammo a suo tempo come sia stato un errore procedere in modo frammentario e come sia stata incomprensibile la gestione delle posizioni organizzative con incarichi di responsabilità.
La FLC nazionale ha aperto una consultazione on line per raccogliere le ragioni del loro disagio.
L'ingiusta decurtazione della retribuzione dei dirigenti scolastici non è che una delle cento ragioni alla base della loro protesta.
I dirigenti scolastici sono continuamente gravati di nuovi compiti e sono considerati i soggetti responsabili dell'applicazione di norme ed adempimenti quasi sempre estranei alla scuola.
Il documento conclusivo della Giornata di riflessione sul sistema universitario toscano (16 gennaio 2014)
La crisi attuale, che trova le sue origini nei meccanismi della produzione capitalistica e nei crescenti processi di concentrazione della ricchezza verso i profitti e le rendite a scapito dei salari, in un quadro di finanziarizzazione dell’economia, vede aggredite molte delle storiche conquiste del lavoro. Cresce la diseguaglianza sociale e, con essa, l’ingiustizia a discapito delle condizioni di vita delle classi subalterne. Crescono così il precariato, lo sfruttamento, l’emarginazione: interi strati sociali sono privi di rappresentanza e la stessa organizzazione sindacale stenta a svolgere il proprio ruolo di tutela dei più deboli. Anche nei campi dell’istruzione, della formazione e della ricerca i continui tagli di spesa stanno determinando la fine della funzione pubblica di questi essenziali diritti-servizi di inclusione e di emancipazione sociale, che sempre più divengono privati e privatizzabili, cioè ad esclusivo vantaggio delle classi più elevate, per esercitare il loro rinnovato dominio sull’intera società.